Oggi il Corriere della Sera ha pubblicato una video-intervista all'ex procuratore antimafia Vincenzo Macrì realizzata da Ruben H. Oliva che dovrebbe provocare almeno un sussulto nelle menti ormai ottenebrate delle, sempre più poche, teste pensanti rimaste in un povero paese in cui lo sport nazionale consiste nell'aver portato o nel portare il cervello all'ammasso.
Personalmente seguo, per mia passione personale, le vicende politiche e sociali di un paese che è avviato alla marginalità se non a scomparire dallo scenario mondiale in un futuro non molto lontano, e l'intervista all'ex procuratore Macrì, con le sue parole pesanti come macigni, sono una semplice conferma di convinzioni che avevo già maturato in questi ultimi anni.
Ma non può essere alla mia generazione, che ha contribuito in prima persona alla realizzazione dell'unico fantastico periodo di sviluppo sociale, civile ed economico avvenuto a partire dagli anni sessanta in quello che era chiamato il bel paese, che può essere rivolto l'appello al risveglio delle coscienze.
Sono le nuove generazioni che devono pensare al loro futuro, che devono smettere di vivere una vita priva di significato e di valori, trascorrendo le giornate inviando stancamente sms pieni di frasi fasulle o senza senso oppure postando selfie o video che raccontano i momenti noiosi della giornata, quando va bene, e/o scene di bullismo o violenza quando va male !
Questa intervista darà 'fastidio' a molte componenti di quei poteri forti, che hanno radici profonde all'interno delle strutture dello stato italiano, poteri forti che hanno un evidente rapporto di complicità con la mafia, connivenza e complicità che dovrebbe essere evidente per tutti coloro che sono dotati di capacità di ragionare. Questa intervista creerà molto 'fastidio' ai molti che sono condizionati dal pensiero politicamente corretto, pensiero che ha rincoglionito le menti di milioni di persone allevate e cresciute a botte di spot pubblicitari, illudendo tutti sull'aumento infinito del PIL...
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Il contenuto di questo video è rivolto alle nuove generazioni che DEVONO essere artefici del loro futuro, un futuro che è sempre più rappresentato a tinte fosche se non tragiche, se le nuove generazioni non vogliono diventare esse stesse complici o quantomeno consenzienti di fronte al marcio e alla degenerazione che ha portato il paese in stato di metastasi avanzata in tutte le sue componenti. (si metto anche la componente religiosa!)
Sono le nuove generazioni che dovranno combattere per un futuro migliore e quantomeno dovranno farlo per sperare di avere un futuro !
Dovranno combattere fino al punto di fare una VERA rivoluzione !
Concludo riportando la frase con cui Oriana Fallaci si rivolgeva ai lettori nel suo libro 'La forza della ragione'
Il messaggio e l'invito è esteso e rivolto a tutti coloro che:
Non vivono nel buio delle catacombe, del vile silenzio che nasce dal terrorismo intellettuale, della paura con cui il nuovo fascismo dipinto di rosso o di nero o di verde o di bianco o di arcobaleno lava i cervelli e spegne le coscienze. E' esteso a chiunque in buona fede vegeti nella cecità, nelle sordizie, nell'ignoranza, nell'indifferenza ma è pronto a svegliarsi per ritrovare un pò di buon senso. Un pò di ragione. Con la ragione, un pò di coraggio. Col coraggio un pò di dignità.
Queste parole sono state scritte nel giugno del 2004, da allora sono trascorsi diversi anni ma quanto sono state precognitive !